Protezione dalle scariche atmosferiche


La regola dell'arte in campo elettrico, condizione secondo la quale la possibilità che si presenti una situazione pericolosa è molto rara, prevede che il progettista/installatore segua quanto prescritto dalle norme CEI in merito.



Compito del progettista, ai fini del rispetto della regola dell'arte, è seguire sia le prescrizioni della norma CEI 64-8 che quelli della CEI 81-10 ed è quindi importante valutare i rischi dovuti alle scariche atmosferiche con conseguenti sovratensioni sull'impianto utilizzatore.
La norma CEI 81-10 V1 prescrive che venga effettuata nuovamente la valutazione di rischio relativo ai fulmini anche per le strutture per le quali era già stata fatta secondo la norma CEI 81-4 per avere maggiore garanzia di sicurezza e valutare se le protezioni installate sono conformi a quanto prescritto dalla norma CEI 81-10/2.

 


Sistema di protezione dalle scariche atmosferiche

Per la protezione dalle scariche atmosferiche, ogni qual volta sia stata evidenziata la sua necessità da una valutazione di rischio effettuata secondo quanto prescritto dalla norma CEI 81-10/2 V1, si adotta l'installazione di un LPS (Lightning Protection System) composto sia da una parte esterna (LPS esterno, sistema di captatori) che da una interna (LPS interno ad arrivo linea e collegamenti equipotenziali). Un LPS completo (interno ed esterno) protegge la struttura su cui è installato sia dalle fulminazione dirette (scariche atmosferiche sul tetto dell'edificio e sulla linea di energia entrante) che da quelle indirette (fulmini che si abbattono in prossimità della struttura protetta).
Il sistema di protezione interno (LPS interno) è costituito da componenti non lineari (spinterometro, varistore) che in condizioni normali non hanno nessun effetto sul circuito in cui sono installati comportandosi da circuito aperto ed in presenza di sovratensioni riescono a ridurre la propria resistenza in pochi nanosecondi portandola vicino a 0. Questi dispositivi in grado di variare la propria resistenza elettrica sono chiamati SPD (Surge Protective Device) e possono essere di vari tipi a seconda di quale sia la loro curva di prova all'impulso e la loro collocazione nell'impianto.

La norma CEI 64-8 nella sua seconda variante entrata in vigore il 31 luglio 2009 ha inserito anche la sezione 534 che tratta dei limitatori di sovratensione SPD per cui suggerisce gli schemi di inserzione all'arrivo della linea di energia. Per determinare se occorre la protezione di questi dispositivi e la loro tipologia si utilizzano infatti le prescrizioni contenute nella norma CEI 81-10/2.

I fulmini sono molto pericolosi in quanto hanno una corrente di impulso sull'ordine dei 100 kA e possono causare ingenti danni a cose e esseri viventi in quanto cagione di gradienti di potenziale (pericolo per le tensioni di passo), guasto agli impianti elettrici ed elettronici, incendi o esplosioni.
Vista l'enorme pericolosità e imprevedibilità di questo fenomeno atmosferico è altamente consigliato far effettuare una valutazione del rischio secondo la norma CEI 81-10/2 e prendere le precauzioni necessarie per essere garantiti della massima sicurezza.